Chi siamo
QUINTO QUARTO DI TERZA GENERAZIONE
Chi siamo
QUINTO QUARTO DI TERZA GENERAZIONE
IL DIZIONARIO DEL LAMPREDOTTAIO
Abomaso
s. m. Per digerire bene l’erba, la mucca ha bisogno di 4 stomaci. L’abomaso è l’ultimo, quello dove avviene la digestione vera e propria. Quello da cui si ricava il lampredotto. È composto da una parte magra, detta gala, e da una più grassa, chiamata spannocchia.
E gli altri 3 stomaci? Ci facciamo la trippa, non li buttiamo mica via!
Quinto quarto
n. c. Dicesi quinto quarto l’insieme dalle frattaglie [dal lat. fractus, spezzato]. Trippa, fegato, cervello, stomaco, lingua. Chi più ne ha più ne metta. Si chiama così perché non è catalogato nei tagli principali del bovino – le due parti anteriori e le due posteriori. Se lo assaggi una volta, poi non ne fai più a meno!
Lampredotto
s. m. 1. Cos’è lo sappiamo, ma perché si chiama così?
2. In passato, uno strano pesce nuotava nell’Arno, simile a un serpente o a un’anguilla. Era la lampreda. L’interno della sua bocca ricordava ai fiorentini la carne con la salsa verde che amavano mangiare in San Frediano.
Lamprebox
s. f. [comp. di lampredotto e box]. Box composta da pane toscano, lampredotto in brodo, salsa verde e olio piccante. Brevettata da “Ditta Eredi L.Nigro” per gustare il cibo da strada, quello buono, anche a casa.
Ma solo lampredotto?
Nooo! Scopri tutte le nostre specialità.
1945
Tutto inizia
Tutto inizia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Luigi Nigro è in servizio nell’Arma dei Carabinieri a Firenze. Un giorno salva la vita a un uomo e lui, per sdebitarsi, lo invita a pranzo a casa. È un appartamento in Borgo San Frediano, affacciato sulla corte in cui il famoso lampredottaio Riccio Ricciotto prepara le sue specialità. In quella casa c’è una ragazza, si chiama Mara. Lei e Luigi si guardano e forse l’hanno già capito. Forse già lo sanno che passeranno insieme il resto della vita.
1952
Con Mara e Luigi
Con Mara e Luigi nasce la “Ditta Eredi L.Nigro”. Mara si guadagna da vivere con un chiosco di lampredotto in San Frediano, Luigi trasportando frattaglie in tutta la Toscana. È a lui che appartiene quella “L.” che sta nel nome dell’azienda e che – per combinazione – si adatta perfettamente anche al nipote Lorenzo. In bottega si cucinano la trippa e il lampredotto sulla stufa a legna. Una prima cottura dopo averle lavate a lungo, poi la spazzolatura e una seconda cottura in brodo, a fuoco lento. Un sapere antico, una ricetta di famiglia che passa al figlio Piero e poi a Lorenzo.
1998
Lorenzo arriva
Lorenzo arriva a prendere una decisione importante nel 1998. E sceglie di continuare a portare alta la bontà del vero cibo di strada fiorentino. Il nonno Luigi gli ha insegnato a riconoscere la ciccia buona, la nonna Mara a prepararla per renderla buonissima. E Lorenzo segue quelle indicazioni, quelle ricette e dà un tocco in più con la sua visione.
2023
Oltre e ancora
Oltre e ancora, perché non ci fermiamo mai. Oggi siamo alla terza generazione e nella Top 3 dei migliori streetfood d’Italia. Ci trovi ai concerti più grandi e agli eventi più spettacolari con il nostro cibo da strada. Quello fiorentino, quello buono. Organizziamo catering per eventi privati e noleggiamo i nostri bellissimi truck. Sempre a esplorare nuove strade, sempre alla ricerca di nuove opportunità. I nostri prodotti sono da leccarsi i baffi, per non parlare della sola e unica Lamprebox! Il quinto quarto ce l’abbiamo nel sangue. Continuiamo a scrivere una storia iniziata quasi ottant’anni fa dal nonno Luigi e dalla nonna Mara. Perché quella storia è la nostra storia.
1945
Tutto inizia
Tutto inizia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Luigi Nigro è in servizio nell’Arma dei Carabinieri a Firenze. Un giorno salva la vita a un uomo e lui, per sdebitarsi, lo invita a pranzo a casa. È un appartamento in Borgo San Frediano, affacciato sulla corte in cui il famoso lampredottaio Riccio Ricciotto prepara le sue specialità. In quella casa c’è una ragazza, si chiama Mara. Lei e Luigi si guardano e forse l’hanno già capito. Forse già lo sanno che passeranno insieme il resto della vita.
1952
Con Mara e Luigi
Con Mara e Luigi nasce la “Ditta Eredi L.Nigro”. Mara si guadagna da vivere con un chiosco di lampredotto in San Frediano, Luigi trasportando frattaglie in tutta la Toscana. È a lui che appartiene quella “L.” che sta nel nome dell’azienda e che – per combinazione – si adatta perfettamente anche al nipote Lorenzo. In bottega si cucinano la trippa e il lampredotto sulla stufa a legna. Una prima cottura dopo averle lavate a lungo, poi la spazzolatura e una seconda cottura in brodo, a fuoco lento. Un sapere antico, una ricetta di famiglia che passa al figlio Piero e poi a Lorenzo.
1998
Lorenzo arriva
Lorenzo arriva a prendere una decisione importante nel 1998. E sceglie di continuare a portare alta la bontà del vero cibo di strada fiorentino. Il nonno Luigi gli ha insegnato a riconoscere la ciccia buona, la nonna Mara a prepararla per renderla buonissima. E Lorenzo segue quelle indicazioni, quelle ricette e dà un tocco in più con la sua visione.
2023
Oltre e ancora
Oltre e ancora, perché non ci fermiamo mai. Oggi siamo alla terza generazione e nella Top 3 dei migliori streetfood d’Italia. Ci trovi ai concerti più grandi e agli eventi più spettacolari con il nostro cibo da strada. Quello fiorentino, quello buono. Organizziamo catering per eventi privati e noleggiamo i nostri bellissimi truck. Sempre a esplorare nuove strade, sempre alla ricerca di nuove opportunità. I nostri prodotti sono da leccarsi i baffi, per non parlare della sola e unica Lamprebox! Il quinto quarto ce l’abbiamo nel sangue. Continuiamo a scrivere una storia iniziata quasi ottant’anni fa dal nonno Luigi e dalla nonna Mara. Perché quella storia è la nostra storia.
LA SQUADRA
LORENZO
è caos, passione, determinazione. È il cuore e il motore della “Ditta Eredi L.Nigro”. Ha sempre voglia di mettersi in gioco e di sperimentare, restando fedele ai valori e ai sapori che il nonno Luigi e la nonna Mara gli hanno trasmesso.
IRENE
ha creduto da subito in questa azienda, da quando ha iniziato a lavorarci a soli 19 anni. Ormai è un’istituzione, ma oggi più di prima crede nella forza e nella crescita della “Ditta”.
SUNIL
è il nonno. Lavora con Lorenzo da quando è arrivato dallo Sri Lanka, quasi vent’anni fa. Tra i due è stato un colpo di fulmine.
Ci vuoi conoscere? Scopri dove saremo prossimamente!